Un classico veneziano per eccellenza, nominato già in scritti del ‘300 le Sarde in Saor sono un piatto semplice della cucina povera, nato dall’ esigenza di dover conservare il pesce per più giorni durante viaggi per mare. La preparazione del saor si usava non solo per le sarde, ma per tutti quei piccoli pesci o crostacei che a causa dell’ assenza del frigorifero era difficile mantenere freschi.
LA RICETTA
Ingredienti (per 4 persone):
- 700 g di sarde freschissime
- 1,4 Kg di cipolle bianche
- farina 00 q.b.
- olio di semi q.b.
- olio evo q.b.
- pepe e sale q.b.
- 1 cucchiaio di zucchero
- mezzo bicchiere di aceto bianco
- 2 cucchiai di uvetta sultanina
- 1 cucchiaio di pinoli
Preparazione:
Pulite le sarde eliminandone la testa, intestino (lisca a piacere) ma lasciando attaccata la coda; sciaquatele bene e chiudetele come se fossero ancora intere. Infarinatele, friggetele in olio di semi, mettetele ad asciugare su carta assorbente e regolate di sale. Affettate le cipolle in modo da ottenere archetti simili tra loro e fateli stufare con un po’ di olio extravergine d’oliva facendo cuocere molto lentamente fino a quando non appassiscono. Salate, pepate, aggiungete lo zucchero, poi l’aceto e fate evaporare. A fine cottura, unite l’uvetta precedentemente ammollata in acqua, ed i pinoli. Arrivati a questo punto, sistemate a strati in un recipiente le sarde e il saor quindi fate riposare almeno 36-48 ore prima di gustarle, in modo da dar modo ai sapori di amalgamarsi.