Cirella di Diamante è una graziosa località sita sulla costa nord occidentale tirrenica della Calabria, sorta agli inizi del XIX.
Meta ideale nel periodo estivo per concedersi lunghe nuotate nel suo mare cristallino, offre paesaggi naturalistici apprezzabili e resi unici dalla presenza antistante dell’omonima isola di Cirella che, assieme all’isola di Dino a Praia a Mare e allo della Regina ad Acquappesa, rientrano nel Parco Regionale Marino “Riviera dei Cedri”.
L’area marina protetta comprende tutta la fascia litorale tirrenica della provincia di Cosenza, da Paola sino a Tortora, verso sud, incluse anche alcune zone montuose che arrivano a ridosso della costa e parte del Parco Nazionale del Parco Pollino, come le pendici dei Monti Orsomarso.
L’area marina protetta prende il nome dall’agrume più coltivato in quelle zone, ossia il cedro liscio di Diamante. Oltre al peperoncino, festeggiato nel noto Festival di Diamante, ai salumi e a una ricca varietà di formaggi, il cedro è protagonista della storia culturale del territorio adamantino, di cui Cirella è un frammento prezioso.
Cirella mare, monti e campi di cedri. Non solo mare, quindi. A volte, si perde di vista il potenziale che un territorio, ben servito e messo in rete può offrire.
Oggi vi inviteremo a visitare alcuni agrumeti siti nell’entroterra adamantino. Secondo la tradizione ebraica il cedro è il frutto dell’albero più bello e viene considerato sacro, tanto da essere celebrato qui in Calabria durante il rito della Sukot, la festa delle Capanne o dei Tabernacoli, una delle festività ebraiche più importanti. Sul finire dell’estate, tra agosto e settembre, i celebranti ebrei si recano negli agrumeti di cedro, per selezionare e per accogliere di persona i frutti migliori che da Cirella saranno poi inviati alle comunità ebraiche di tutto il mondo. Questo rito coincide con il primo raccolto della stagione.
Il secondo raccolto avviene in autunno, ad ottobre, momento i cui i cedri, simili nell’aspetto a verdi limoni più grandi, lisci e di polpa piccola, possono essere raccolti per essere trasformati daell’industria farmaceutica e nella cosmesi.
Il cedro è protagonista delle tavole estive, non soltanto perché con il suo verde acceso può diventare un bellissimo centro tavola, ma anche perché il cedro sbucciato e fatto a pezzetti, condito con un filo d’olio extra vergine d’oliva, un pizzico di sale grosso, cipolle fresche a gambo lungo e del peperoncino, può soddisfare i palati che non temono i sapori più ricercati e insoliti; soprattutto poi se questa insalata è arricchita da specialità di pesce fresco o conservato, come tranci di tonno sott’olio artigianali e d’ottima qualità. Una bruschetta croccante per accompagnare il tutto, di certo, non guasta.
Madre Terra ci dona tutto: in unico suo frutto, il cedro, salute e bellezza del corpo e dello spirito, rende più allegra e più buona la nostra tavola estiva, ci inebria con il suo profumo e ci rimanda a gesti rituali tramandati nei secoli.
Non bisogna andare poi tanto lontano per visitare frammenti preziosi di mondo, basta recarsi a Cirella di Diamante e d’intorni.
E per chi ha la fortuna di vivere in questa splendida terra, a volte, il relax può coincidere con il rimanere seduti a leggere un bel romanzo sotto un albero di cedro. Un’idea innovativa, forse, per chi possiede agrumeti e volesse dedicarne una parte ai visitatori più ricercati e fanatici della lettura: libri, sempre, ovunque e a qualsiasi costo per rigenerarsi dalla quotidianità “rumorosa”.
Curiosità: la cantante Francesca Michelin ha scelto molti luoghi di Cosenza e d’intorni come location per i suoi video musicali. Tra questi, l’isola di Cirella è lo sfondo del video del suo singolo “25 Febbraio”. La Calabria, questa illustre sconosciuta, da preservare e valorizzare.
Roberta Zappalà