Oggi pomeriggio la Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) presenterà a Napoli la sua adesione alla alla petizione per dichiarare la pizza napoletana patrimonio dell’Unesco, che già vede l’appoggio di associazioni come la Coldiretti e la Confesercenti.
La pizza è uno dei prodotti simbolo della cucina e della cultura italiana nel mondo, simbolo di qualità, creatività e gusto. Il riconoscimento da parte dell’Unesco proteggerebbe in tutto il mondo la pizza, e l’economia che per il nostro Paese vale 12 miliardi di euro.
L’arte della pizza, che ben ci rappresenta nel mondo, è una conoscenza tradizionale e un bene immateriale che merita il riconoscimento da parte dell’Unesco. La pizza napoletana è l’unico tipo di pizza italiana riconosciuta in ambito nazionale ed europeo. Dal 4 febbraio 2010, infatti, è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea.
Riconoscere la pizza è quindi un’occasione unica per salvaguardare uno dei prodotti gastronomici simbolo del Made in Italy.
L’adesione alla petizione mondiale significa anche per la CNA combattere la contraffazione a favore delle produzioni italiane di qualità, segno distintivo delle imprese artigiane, a tutela del consumatore e a cui devono essere garantiti sempre prodotti genuini, provenienti dall’agricoltura italiana, per combattere anche l’agro pirateria interna e internazionale.
Anche la CNA quindi si impegnerà nella raccolta di firma, per far iscrivere “ la pizza napoletana” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO.
Per la CNA significherebbe riconoscere il valore di una tradizione artigianale basata su quella diversità culturale, che fa del nostro Paese unico al mondo, dove la buona alimentazione si abbina al gusto, alla tradizione, al patrimonio artistico, rendendo ogni territorio un’identità culturale che riconcilia gli esseri umani alla terra, e ai sapori della propria terra.
C.S
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