Si narra che la fanciulla Agata, vissuta tra il III e il IV secolo, avesse rifiutato le lusinghe del proconsole Quinziano, il quale si invaghìmente della giovane. Dopo diversi tentativi di corruzione morale e continue pressioni psicologiche, fatte di allettamenti e minacce per sottometterla alle voglie di Quinziano, ad Agata, appena quindicenne, venne concretamente strappato il seno.
Da qui, il 5 febbraio di ogni anno, come di consueto a Catania le varie pasticcerie presentano nelle loro vetrine le “minnuzze di Sant’Aita”, dolce ispirato alla storia della patrona catanese. Di forma semisferica, piccola, soave e con una ciliegina al centro, il dessert rappresenta cosi la femminilità e la sensualità di Catania.
Molti pasticceri affermano che la preparazione del dolce è abbastanza laboriosa e travolgente, come se fin da subito il dessert volesse raccontarci la tenacia, la determinazione della santa ma anche il desiderio primordiale, per un neonato, di piacere e sopravvivenza.
Pastafrolla
- 600 g di farina 00
- 120 g di strutto
- 150 g di zucchero a velo
- aroma di vaniglia
- 2 uova
Tagliare lo strutto o il burro a dadini e lavorarlo tra le dita insieme con la farina. Quando i due ingredienti saranno ben amalgamati aggiungere lo zucchero a velo, incorporare le uova e la vaniglia. Impastare velocemente. Quando il composto avrà una consistenza soffice ed elastica, da poterci affondare le dita come in un seno voluttuoso, coprire con una mappina e lasciar riposare.
Glassa
- 350 g di zucchero a velo
- 2 cucchiai di succo di limone
- 2 albumi
Montare parzialmente gli albumi con un pizzico di sale. Aggiungere lo zucchero, il succo di limone e continuare a mescolare fino ad ottenere una crema bianca, lucida, spumosa.
Ripieno
- 500 g di ricotta di pecora
- 100 g di canditi
- 100 g di scaglie di cioccolato
- 150 g di zucchero
Lavorare la ricotta e lo zucchero fino a farne una crema liscia, senza grumi. Unite i canditi e il cioccolato. Lasciar riposare il frigorifero per mezz’ora circa. Imburrare e infarinare stampini rotondi, affinché il dolce abbia la forma di un seno. Stendere la pastafrolla in uno strato sottile.
Foderare il fondo degli stampini, farcirli con la crema e chiuderli con dischi di pastafrolla. Capovolgerli sulla piastra unta e infarinata. Cuocere nel forno a 180° per 25-35 minuti. Sfornare e far freddare su una griglia. Estratta delicatamente ogni cassatina dal suo stampo, colarvi sopra la glassa, in modo uniforme perché tenderà a solidificare in poco tempo.
Perché delle semplici cassatelle si trasformino come per magia in seni maliziosi, “minne piene”, decorare queste magnifiche, bianche, profumate rotondità con una ciliegina candita.