Quella del Soave è la prima doc italiana ad ottenere il riconoscimento di “Paesaggio rurale di interesse storico” entrando nel registro dell’Osservatorio nazionale del Paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali del Ministero delle Politiche agricole istituito nel 2012.
Il risultato arriva dopo un impegnativo lavoro da parte dell’Osservatorio che dopo aver analizzato 123 zone produttive dell’agroalimentare italiano, ha accolto la candidatura del Soave doc.
Nella zona classica del comprensorio produttivo sono presenti 1700 ettari coltivati in cui sono ancora oggi presenti, elementi di edilizia storica, capitelli votivi, muretti a secco, forme di allevamento come la pergola e vigneti con oltre 100 anni di età ancora produttivi.
Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio di tutela, salutando con viva soddisfazione il riconoscimento ricorda che per ottenere questo grande risultato è stato di fondamentale importanza l’apporto della docente dello IUAV di Venezia Viviana Ferrario, che, come sottolinea, Lorenzoni “è stata protagonista assoluta in questo percorso a partire dal 2006 quando, con la pubblicazione del volume Un paesaggio Soave ha di fatto aperto una riflessione a livello nazionale sul tema del paesaggio storico e della sua tutela.”
Francesca Mosele
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